Tom Harrington > A pilgrim of the light

SABATO 22 aprile alle ore 19.00 presso la sede di Dyaphrama in Via Della Conciliazione , 58 ad Oristano, scopri la storia di Thomas (Tom) Harrington, un americano che ha deciso di seguire il suo sogno di diventare un esperto delle lingue e delle culture della penisola iberica.
Grazie alla sua vita accademica, ha potuto viaggiare in tutto il mondo e assistere a scene di bellezza mai immaginate, incontrando persone molto interessanti attraverso la loro lingua madre.
Durante i suoi viaggi, ha anche scoperto di essere ossessionato dalla luce e dalle immagini, e ha creato l’idea di “A pilgrim of the light”, un ricercatore incallito della luce che emana dalle forze cosmiche e delle anime sacre che ha incontrato nei suoi viaggi.
Thomas (Tom) Harrington è un uomo fortunato. Abbagliato dalle sue letture adolescenziali di Hemingway, e da un passaggio casuale attraverso Barcellona durante l’università, decise, con la tipica impudenza americana e uno spagnolo poco più che scolastico, che un giorno sarebbe diventato un grande specialista delle lingue e delle culture della penisola iberica.
Lasceremo ad altri il giudizio sulla riuscita o meno di questo grande sogno. Ciò che è chiaro è che la sua vita di accademico gli ha permesso di viaggiare per il mondo, e da lì, assistere a scene di bellezza mai immaginate da lui da giovane e impegnarsi in dialoghi con persone molto interessanti, di solito attraverso la loro lingua al posto suo.
Ci sono stati lunghissimi periodi trascorsi in Castiglia, Galizia, Catalogna e Portogallo in Iberia, e anche in Uruguay, Argentina, Cuba, Cile, Colombia, Ecuador e Messico in America, alla ricerca delle tracce degli immigrati catalani in quelle terre lontane. E qui in Italia, Roma, il Veneto, la Puglia e la sua amatissima Sardegna, paradiso ancora sconosciuto a molti, e naturalmente in possesso delle proprie tracce catalane. E oltre a questo, visite motivate da pura curiosità in gran parte degli altri paesi d’Europa, e anche Tunisia, Marocco, Israele, Georgia, Armenia e India.
E in mezzo a questi continui viaggi, gli fu rivelato un grande segreto. Contro tutto ciò che pensava di sapere di se stesso per gran parte della sua vita, scoprì di essere una persona ossessionata dalla luce e dalle immagini, e che anche quando parlava, ascoltava o scriveva lo faceva basandosi sulle immagini meticolosamente catalogate nella sua testa.

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